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  // 911: Nel mondo delle corse
La Porsche 911 nello sport
 
1965, Rallye Monte Carlo, Peter Falk (l.) , Herbert Linge
Molte delle idee e tecnologie utilizzate per la prima volta nella Porsche 911 hanno avuto origine nel mondo delle corse. In fondo la 911 è, da sempre, legata al principio della potenza e il mondo delle competizioni sportive rappresenta il suo principale banco di prova. Fin dall'inizio è sempre stata a casa propria su tutti i circuiti e su tutte le piste da rally del mondo, dimostrandosi un veicolo vincente, versatile e affidabile. Solo poche volte la Gran Turismo era il veicolo più potente alla griglia di partenza. Ma sempre il più efficiente. Tipicamente Porsche.
I due terzi delle circa 30.000 vittorie di Porsche sono da attribuire alla 911. Nessuna meraviglia, dato che la creazione geniale di F. A. Porsche mostra un potenziale inesauribile di sviluppo tecnico anche per le auto da corsa. Con motore posteriore o centrale, con o senza turbocompressore, con trazione integrale o posteriore, con la classica livrea della 911 o con un outfit estremamente aerodinamico in fibra di carbonio: la 911 è stata ed è nella lista dei vincitori delle più importanti corse e rally del mondo.

Porsche ha sempre dato un'importanza enorme alla collaborazione con le scuderie private. Fin dagli inizi ci si è sempre basati sulla strategia secondo cui il lavoro precede, come forza innovativa, poi si lascia che i clienti approfittino direttamente del lavoro di sviluppo e di test. Come contropartita, i successi delle scuderie private contribuiscono alla vittoria in numerosi campionati importanti.

La storia di successo inizia nel 1965: nel rally di Monte Carlo reso estremamente difficoltoso dal cattivo tempo, la Porsche 911 2.0 ha dimostrato per la prima volta le sue qualità in uno sport internazionale di vertice. Dopo 4.600 km pieni di neve, dei 237 veicoli presenti alla partenza, solo 22 raggiunsero il traguardo. I collaboratori di Porsche Peter Falk e Herbert Linge terminano il rally con una vittoria nella loro classe e un eccellente quinto posto nella classifica generale. Con un serbatoio di benzina da 100 litri, marce ridotte, differenziale autobloccante e telaio sportivo, questa 911 iniziale è equipaggiata al meglio per il rally. Nel 1966 quattro 911 si sono conquistate i primi posti nella classe Gran Turismo. Nel 1967 una 911 S della scuderia ufficiale vince la Targa Florio nella classe dei due litri. Il britannico Vic Elford, esperto a tutto tondo, si aggiudica il campionato europeo con la 911 S 2.0 "Rallye".

Nel 1968 Vic Elford intasca la prima vittoria assoluta per la Porsche nel rally di Monte Carlo. Nel 1969 e nel 1970 Björn Waldegård ripete questo capolavoro; nella 911 S ha già a disposizione 180 cavalli (132 kW), provenienti da un motore da 2,2 litri, per una Porsche che pesa solo 960 kg. Nel 1978 il francese Jean-Pierre Nicolas, su una tre litri Carrera RS di scuderia privata, batte tutti i team presenti nel caos della neve delle Alpi Marittime francesi, e porta a casa la vittoria assoluta di Porsche per le classiche.

L'affidabilità e velocità della Porsche 911 verrà sottolineata da numerosi ulteriori successi nei rally. Nel 1966 Günther Klass vince con la 911 il campionato d'Europa, nel 1967 Sobieslaw Zasada ha successo con una 911 S (e una 912) nel gruppo 1 quasi di serie, mentre Vic Elford vince nel gruppo 3 per GT fortemente modificate. Il 1968 è l'anno del campione d'Europa Pauli Toivonen, con una 911 T. In quegli anni il campionato d'Europa è il campionato di rally più importante del mondo: lo corse di campionato quali il rally di Monte Carlo, il rally alpino austriaco, il rally svedese o il rally di San Remo sono corse distruttive e pongono forti sollecitazioni in strada e ai lati di essa ai piloti e alle loro automobili. La Porsche 911 le vince tutte – alcune più volte. Nel 1970 il team Porsche con Björn Waldegård si aggiudica il campionato internazionale di rally: il precursore del campionato mondiale.
Vittorie nei circuiti: la lunga serie di successi della 911 nelle categorie GT
Ma nei circuiti la 911 domina ancor più chiaramente che nei rally: è lì che le auto da corsa a motore centrale come la 904 Carrera GTS, la 906 Carrera 6, la 908 e la leggendaria 917 mietono vittorie e titoli, mentre la 911 prosegue il proprio percorso di successo nelle categorie GT (Gran Turismo e Grand Touring). Successivo ...

1972: la 911 Carrera RS 2.7 inizia la propria carriera leggendaria
Con la 911 Carrera RS 2.7, nel 1972 Porsche presenta una delle auto sportive GT più di successo del mondo – e una delle icone di stile del design delle auto sportive. E l'insegna è la "coda d'anatra", il famoso spoiler sul cofano posteriore del motore. Successivo ...

1974: 911 Carrera RSR 2.1 Turbo prima auto da corsa con turbocompressore dei gas di scarico
Nel 1974 la 911 Carrera RSR 2.1 Turbo è la prima auto da corsa a presentarsi alla 24 ore di Le Mans con un turbocompressore dei gas di scarico. La cilindrata della sei cilindri con motore posteriore è stata ridotta, per conformarsi al regolamento (fattore turbo) a 2.142 ccm. Successivo ...

1978: "Moby Dick": con il raffreddamento misto raggiunge i 366 km/h
La 911 più estrema è la Porsche 935/78 "Moby Dick" del 1978. Già all'esterno si differenzia per la carrozzeria notevolmente più bassa e la lunga e potente parte posteriore dei precursori. La "Moby Dick" è stata studiata per l'alta velocità. A Le Mans fa registrare una velocità massima di 366 km/h. Successivo ...

Anni '90: rinascita dell'auto da corsa Gran Turismo
Con la fine degli spettacolari prototipi discendenti dalla 962 C, all'inizio degli anni '90 questo tipo di sport vive un nuovo rinascimento, con auto da corsa Gran Turismo più o meno vicine a quelle di serie. Porsche supporta questo sviluppo con numerose varianti della 911, tagliate su misura per il paese e la serie di corse. Successivo ...

1996: la 911 GT1 è la prima 911 a motore centrale
Nel 1996 la scuderia ufficiale torna allo sport di punta e porta al nastro di partenza un'ulteriore GT spettacolare, basata sulla 911. La 911 GT1 è la prima 911 con motore centrale che dispone anche di un raffreddamento ad acqua. Con due turbocompressori, questo sei cilindri da 3,2 litri eroga 600 CV (441 kW) con i limitatori della quantità di aria prescritti dal regolamento. Mentre il frontale corrisponde ancora parzialmente alla 993, la parte posteriore è adagiata su una struttura a telaio. Successivo ...

2010: la 911 GT3 R Hybrid fa sensazione
Già nel 2010 Porsche stava quasi per fare sensazione con l'avveniristica 911 GT3 R Hybrid: fino a circa due ore prima della fine questa GT3 era in testa, con un motore a sei cilindri da quattro litri e da 465 CV in coda e due motori elettrici da 75 kW ciascuno sull'asse anteriore. Successivo ...

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